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ALLUCE VALGO: MEGLIO LA PROLOTERAPIA PER UN TRATTAMENTO CONSERVATIVO

L’alluce valgo è una patologia del piede caratterizzata dalla deviazione della punta dell’alluce verso le altre dita. Una delle deformazioni tipiche di questa patologia è quella comunemente chiamata “cipolla”, ovvero la formazione di una sporgenza ossea sul margine interno dell'articolazione.


Questa deformazione però ha lo scopo di limitare l'instabilità articolare e limitare i danni all'articolazione , è quindi una reazione di difesa del corpo e non una conseguenza della patologia.


Questa eccessiva crescita ossea permette all’articolazione alla base dell’alluce di continuare a funzionare al meglio. Purtroppo col tempo la sporgenza ossea diviene essa stessa un problema, e comincia a crescere e a limitare sempre più la funzionalità articolare. L’ esostosi, cioè la formazione benigna di nuovo tessuto osseo non si forma in una notte, ma è il risultato di un' instabilità continua nel tempo.


Sfortunatamente molti aspettano fino a quando la situazione si sarà aggravata in modo irreparabile con la comparsa per esempio di dolori alle caviglie, alle ginocchia, alla regione lombare e ai tendini di Achille. Inizierà allora la fase di acquisto di cuscinetti, e divaricatori, che spesso peggioreranno il dolore perché accresceranno la pressione sull’alluce portando ancora più dolore. Tradizionalmente esistono due percorsi che un paziente con problemi di alluce valgo può intraprendere, uno conservativo con gestione del dolore e del problema funzionale e uno chirurgico di correzione della deformità. Nei pazienti non chirurgici l’alluce valgo può essere “gestito” con cure conservative, in particolare trattamenti infiltrativi di medicina rigenerativa (proloterapia) possono migliorare sensibilmente i sintomi e rallentare la progressione dell’alluce valgo. In letteratura medica sono pochissimi gli studi che trattano di terapia conservativa , la grande maggioranza degli studi riguarda i risultati della chirurgia. Nella ricerca che proviene da un team della prestigiosa Scuola medica di Hannover in Germania, i medici del Dipartimento di Chirurgia del piede e della caviglia hanno studiato settanta pazienti con alluce valgo trattati con un divaricatore dinamico. Dopo un periodo di osservazione, hanno concluso che indossare un divaricatore dinamico per l’alluce valgo fornisce un po' di sollievo dal dolore ma non ha mostrato alcun effetto sulla deformità. Alcuni ricercatori hanno confrontato il movimento degli arti inferiori e del bacino durante la deambulazione nei pazienti con alluce valgo prima e dopo l’intervento chirurgico. I risultati hanno mostrato che dopo la chirurgia la velocità di deambulazione diminuiva ancora di più e le asimmetrie nei movimenti che erano presenti prima dell'intervento rimanevano invariate. Nelle conclusioni dello studio i ricercatori scrivono:

“La deformità dell’alluce valgo non è solo un problema di struttura e funzionalità del piede, ma influisce anche sull’intero arto inferiore e persino sul movimento del bacino durante la deambulazione”.

La correzione chirurgica della deformità dell’alluce può correggere l’allineamento scheletrico ma riveste più una funzione estetica che funzionale. Infatti, afferma il chirurgo del piede Raffaello Riccio, i problemi funzionalmente correlati che si verificano durante la deambulazione sono probabilmente correlati alla causa del problema che non viene rimossa. Per questo motivo un alluce valgo può recidivare. In questo studio, i ricercatori hanno evidenziato come l’alluce valgo può essere causato dall’instabilità articolare nell’intero arto inferiore e persino nella pelvi.


PROLOTERAPIA
UN TRATTAMENTO DI PROLOTERAPIA PER L'ALLUCE VALGO

Dozzine di studi hanno documentato l’efficacia della Proloterapia nel trattamento del dolore cronico, proprio per la sua capacità di rigenerare i tessuti e stabilizzare le articolazioni. Il razionale della Proloterapia è quello di stimolare a rinforzarsi le strutture legamentose indebolite e a migliorare la condizione di instabilità delle articolazioni, causa prima delle condizioni degenerative e/o artrosiche secondarie. Quando i legamenti si indeboliscono, le ossa si muovono eccessivamente e diventano instabili. Ciò è visivamente evidente perché nell’alluce valgo si verifica uno spostamento più o meno importante dell’osso. Il miglioramento della stabilità articolare con un ciclo di trattamenti di Proloterapia abbinato a osteopatia e rieducazione permette di migliorare sensibilmente la sintomatologia e di rallentare l’evoluzione dell’alluce valgo nei casi di deformità non ancora grave/severa. Molto importante la correzione della postura mediante riequilibrio dei recettori periferici disfunzionali.

Luciano Bassani


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